Il progetto affronta l’emergenza educativa, le disuguaglianze e le discriminazioni a Bologna. Mira a contrastare la povertà educativa, promuovere l’equità di genere e migliorare l’inclusione degli stranieri. Il contesto evidenzia difficoltà scolastiche, disparità economiche e isolamento sociale, specialmente tra adolescenti e donne. Il progetto coinvolge famiglie, giovani e insegnanti con azioni educative e partecipative, monitorando i risultati con indicatori concreti.
Il progetto promuove l’inclusione sociale di donne e minori vulnerabili, contrastando violenza di genere, disuguaglianze educative e isolamento. Attraverso servizi di supporto psicologico, educativo e culturale, mira a migliorare il benessere, l’empowerment femminile e la tutela dei diritti, con risultati misurati tramite indicatori specifici.
Il progetto mira a migliorare la qualità della vita dei gruppi fragili a Bologna, con attività di orientamento, prevenzione sanitaria e supporto nelle strutture sanitarie. Si potenziano le Case della Salute/Comunità, si integrano le reti territoriali e si coinvolgono i cittadini nella valutazione dei servizi, con focus su salute fisica, mentale e sociale.
Il progetto supporta donne e minori vulnerabili, affrontando violenza, maltrattamenti e disagi sociali. Mira a migliorare l’autonomia delle donne e il benessere dei minori, promuovendo l’educazione, stili di vita sani e inclusione sociale. Coinvolge centri antiviolenza, comunità educative e servizi sociali per ridurre le disuguaglianze e proteggere i diritti dei minori.
Il progetto supporta anziani fragili o non autosufficienti, migliorando la loro qualità della vita attraverso servizi di assistenza, socializzazione e inclusione. Coinvolgendo giovani volontari, promuove l’autonomia degli anziani e la partecipazione attiva nella società, sostenendo anche le famiglie e la rete di assistenza.
Il progetto mira a contrastare disuguaglianze sociali e sostenere persone vulnerabili, promuovendo inclusione, accesso a diritti e risorse. Si focalizza su fragilità economiche, sociali, culturali e demografiche, cercando di ridurre le disuguaglianze e migliorare il benessere di gruppi a rischio, come immigrati, anziani e persone in difficoltà economiche.
Il progetto offre assistenza legale gratuita alle persone senza dimora in sei città italiane. Mira a garantire l’accesso alla giustizia e il diritto alla residenza, supportando circa 1500 persone e promuovendo la loro re-inclusione sociale. Coinvolgerà anche volontari e istituzioni locali, rafforzando la collaborazione tra servizi pubblici e privati per affrontare la povertà estrema.
Il progetto migliora la vita degli anziani fragili a Bologna coinvolgendo giovani in servizio civile. Si concentra su sicurezza, indipendenza, inclusione e partecipazione, supportando anziani a domicilio, nei centri diurni e nelle strutture residenziali, con l’obiettivo di rafforzare la loro autonomia e integrazione sociale.
Il progetto, rivolto alle Persone con Disabilità (PcD) nell’area metropolitana di Bologna, mira a migliorare la loro qualità di vita affrontando isolamento sociale, invecchiamento, problemi sanitari e indigenza economica. Coinvolge 13 enti di accoglienza con servizi integrati domiciliari, diurni, residenziali e riabilitativi, offrendo supporto personalizzato in collaborazione tra pubblico e terzo settore.
Il progetto promuove benessere e inclusione sociale a Bologna, supportando anziani, disabili e stranieri attraverso attività nelle Case della Salute/Comunità. Con interventi su salute, prevenzione e contrasto all’isolamento, coinvolge enti pubblici, terzo settore e Servizio Civile Universale per rispondere ai bisogni della comunità.
Il progetto, rivolto a Persone con Disabilità (PcD) nell’area metropolitana di Bologna, mira a migliorare la loro qualità di vita con servizi personalizzati e integrati. Coinvolge 13 enti che offrono interventi residenziali, diurni e domiciliari per oltre 4.000 PcD, affrontando isolamento, invecchiamento, bisogni complessi e discriminazione. In collaborazione tra pubblico e privato, promuove inclusione sociale, supporto ai caregivers e integrazione territoriale, monitorando l’impatto con indicatori specifici.
Il progetto affronta l’emergenza educativa, le disuguaglianze e le discriminazioni a Bologna. Mira a contrastare la povertà educativa, promuovere l’equità di genere e migliorare l’inclusione degli stranieri. Il contesto evidenzia difficoltà scolastiche, disparità economiche e isolamento sociale, specialmente tra adolescenti e donne. Il progetto coinvolge famiglie, giovani e insegnanti con azioni educative e partecipative, monitorando i risultati con indicatori concreti.
Il progetto mira a migliorare l’accesso alla cultura per i giovani in difficoltà, offrendo attività educative e culturali al Museo del Comune di San Lazzaro di Savena. Si rivolge a giovani con disabilità e altre fragilità, promuovendo inclusione sociale tramite visite, laboratori e una componente digitale per ampliare l’accessibilità.
Il progetto mira a rilanciare il patrimonio culturale della Città metropolitana di Bologna a partire dalle biblioteche con focus su giovani e famiglie nell’ottica di contrastare il calo di partecipazione post-pandemia. Coinvolge biblioteche universitarie e pubbliche e musei, offrendo spazi e attività culturali, e prevede il coinvolgimento di giovani operatori di Servizio Civile per creare nuove sinergie e supportare l’educazione locale.
Il progetto rilancia il ruolo delle biblioteche della Città metropolitana di Bologna, coinvolgendo giovani fino a 25 anni. Mira a contrastare il calo di utenti e prestiti, offrendo servizi educativi, culturali e di socializzazione. Il servizio civile contribuirà a trasformare le biblioteche in centri di apprendimento e aggregazione per bambini, adolescenti, studenti e pazienti dell’Ospedale Rizzoli.
Il progetto sostiene bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità, promuovendo l’inclusione sociale nei servizi educativi 0-3 anni in Emilia-Romagna. Offre attività interculturali, educazione alla pace e supporto alla genitorialità, coinvolgendo 21 realtà educative per creare un sistema educativo inclusivo e di qualità.
Il progetto supporta studenti in difficoltà scolastica, inclusi quelli con disturbi di apprendimento e provenienti da contesti difficili. Mira a favorire l’inclusione attraverso tutoraggi, attività educative e corsi di lingua, con focus sugli studenti a rischio di abbandono scolastico.
Il progetto Pollicino punta a migliorare i servizi educativi per bambini da 0 a 3 anni in Emilia-Romagna, rispondendo ai bisogni emersi nei nidi d’infanzia. L’obiettivo è contrastare la povertà educativa, promuovere inclusività e sviluppare competenze cognitive e sociali fin dai primi anni di vita. Si lavora su laboratori interculturali, educazione alla pace, e attività per favorire il plurilinguismo e l’empatia.
Cliccando “Iscriviti” acconsenti alla nostra Privacy Policy
