Progetto
OpenMuseum - Museo spazio educativo aperto
Accompagniamo la visita e la scoperta del museo!
Condizioni di servizio
444,30 € al mese
25 ore di Servizio alla settimana
5 giorni di Servizio alla settimana
1 anno di servizio
Accompagniamo la visita e la scoperta del museo!
444,30 € al mese
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5 giorni di Servizio alla settimana
1 anno di servizio
Ti stai preparando per il colloquio?
In questa sezione puoi consultare i calendari dei colloqui relativi ai progetti SCUBO contenuti nel Bando di Servizio Civile Universale scaduto il 20 febbraio 2023.
Ricorda che:
Scrivi a info@scubo.it
crescerealnido1@scubo.it
crescerealnido2@scubo.it
IDONEO NON SELEZIONATO: non si è stati selezionati per il progetto e la sede scelti, ma è possibile spostarsi su sedi e progetti con posti vacanti
NON IDONEO AL PROGETTO: il punteggio ottenuto al colloquio è inferiore a 30 punti, quindi in base al sistema di selezione di SCUBO non si è idonei a svolgere il servizio civile in quel progetto (è possibile presentare domanda in un prossimo bando)
Potrai indicarne una nella candidatura.
Il Museo intende raccogliere le principali sfide che attendono il settore museale, atte ad affermarne il ruolo in ambito educativo-culturale, ma anche verso il territorio e la comunità metropolitana, nei confronti dei quali può dare un importante contributo alla coesione, all’inclusione e benessere sociale, all’impegno civico, favorendo al contempo la transizione da forme di fruizione fisica a fruizione anche di tipo digitale per consentire alla programmazione culturale di attualizzarsi andando “oltre le proprie mura” e di proporsi come “spazio educativo aperto”. Nonostante i progressi dovuti alla crescente scolarizzazione dell’ultimo mezzo secolo, i consumi culturali non raggiungono ancora tutta la popolazione, quando invece dovrebbero essere strumento di inclusione e contrasto alle diseguaglianze, coinvolgendo i diversi target di pubblico, a cominciare dai ragazzi, anche attraverso nuovi mezzi e canali di comunicazione.
Il presente progetto si inserisce nell’ambito del Programma ApprendiMenti in quanto sostiene l’accessibilità all’educazione al patrimonio culturale da parte delle giovani generazioni, e non solo, attraverso il raggiungimento di questi risultati:
La qualità, l’equità di accesso e l’inclusività si tradurranno nell’impostazione di programmi di didattica museale finalizzati a incentivare nei ragazzi esperienze di apprendimento di nuove competenze (reskilling) e di miglioramento di quelle esistenti, nella progettazione di strumenti e strategie di comunicazione/ informazione mirati al superamento delle barriere senso-percettive, cognitive e culturali, nella ricerca di soluzioni che assicurino piena partecipazione e il recupero di eventuali gap di partenza per i giovani che si trovino in una situazione di svantaggio. Agendo il museo nel suo ruolo di mediatore culturale e di luogo di educazione permanente, il progetto si prefigge anche di fornire agli adulti (insegnanti, famiglie, comunità educante ecc.) opportunità e strumenti di apprendimento continuo lungo l’intero arco dell’esistenza come fattori complementari e integrativi allo svolgimento dei loro compiti educativi e alla trasmissione di modelli virtuosi per un futuro sostenibile e l’innalzamento qualitativo delle generali condizioni di vita.
Affiancati dagli educatori museali abitualmente operanti nella struttura e dal coordinatore dei servizi educativi, gli operatori volontari nella fase iniziale del loro percorso saranno guidati ad approfondire modalità, strategie, tempistiche, obiettivi, target di utenza delle attività didattiche programmate annualmente dal museo. Pressoché contestualmente saranno chiamati dapprima a supportare, poi a svolgere direttamente le diverse attività e sarà loro richiesto anche di impostare autonomamente nuove azioni che incrementino e qualifichino l’efficienza e l’efficacia educativa dell’istituto culturale nel cui contesto si svolge la loro prestazione.
In sintesi, queste le principali attività:
Assistiti dal funzionario-esperto museo che ha la responsabilità e la cura dei servizi di comunicazione del museo e successivamente addestrati dal responsabile del Laboratorio informatico comunale, gli operatori volontari, dopo aver preso contatto con le caratteristiche patrimoniali e la fisionomia museografica dell’istituto e aver analizzato le tipologie di utenza reali e potenziali, ben presto cominceranno ad interagire con i social media su cui il museo è presente. In una fase più avanzata potranno veicolare autonomamente contenuti informativi, anche ex novo, relativi al museo e ai suoi servizi educativi.
In sintesi, queste le principali attività:
Dopo un primo indirizzamento di massima, da parte del Responsabile di unità operativa Settore Cultura e Giovani sugli obiettivi generali che improntano le politiche locali e le azioni concernenti la memoria storico-ambientale del bacino metropolitano, gli operatori volontari dovranno individualmente “scoprire” le evidenze culturali e naturalistiche che caratterizzano il territorio e le loro possibili correlazioni. Successivamente, saranno coinvolti in un primo momento in iniziative promozionali e manifestazioni già in essere, poi nella costruzione di ipotesi di condivisione in chiave educativa delle forme di pianificazione e promozione di area vasta.
In sintesi, queste le principali attività:
Sotto la guida di un tutor dotato di un’esperienza specifica e di alto profilo sui sistemi di trattamento informatico del patrimonio culturale e dei suoi correlati documentari, gli operatori volontari riceveranno un addestramento di base sui procedimenti di catalogazione digitale attualmente in uso, sui linguaggi formali e i principi descrittivi inerenti alcune categorie di beni, sulla gestione documentale e la metadatazione. Vista le complessità procedurali di questo tipo di attività, e le diverse classi di beni e documenti su cui si interviene, l’addestramento si protrarrà più a lungo rispetto ad altri settori di attività. I volontari potranno così essere in grado, in un ragionevole arco di tempo, di affiancare gli addetti alla catalogazione e, nella fase più matura della loro esperienza, sarà loro richiesto anche di formulare proposte di struttura organizzativa di archivi digitali da proporre per la consultazione dei dati in remoto a scopi didattici ed educativi.
In sintesi, queste le principali attività:
Si precisa che la sede accreditata di progetto è collegata a una sede secondaria per lo svolgimento di attività complementari a quelle della sede principale.
Fra le attività complementari che potranno essere svolte presso la sede secondaria indichiamo, a titolo di esempio:
Le competenze che i giovani in servizio potranno maturare discendono direttamente dalle attività per loro previste dal progetto. Tali competenze saranno certificate attraverso il rilascio di una CERTIFICAZIONE delle competenze rilasciata da CPIA (Centro Per l’Istruzione degli Adulti) metropolitano, soggetto titolato ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n.13/2013
La misura di tutoraggio si svilupperà all’interno di un arco temporale totale di 3 mesi. Il numero complessivo delle ore di tutoraggio nelle quali sarà coinvolto ciascun operatore volontario è di 21 ore.
Le finalità del percorso di tutoraggio sono soprattutto di orientamento per l’ingresso nel mondo del lavoro. Gli obiettivi principali sono di permettere, agli operatori volontari che si avvicinano al termine della loro esperienza di servizio civile:
I tempi di svolgimento del periodo di tutoraggio
Per raggiungere tali obiettivi è necessario prevedere un’articolazione temporale che permetta agli operatori volontari di riflettere ed elaborare nel tempo un proprio progetto di inserimento lavorativo, integrandolo con l’esperienza in corso del servizio civile. Per tale ragione il periodo in cui si organizzeranno le attività di tutoraggio sarà diluito lungo un arco temporale di tre mesi, preferibilmente gli ultimi 3 del periodo di servizio.
Per eventuali esigenze organizzative, l’inizio del percorso potrà eventualmente essere anticipato rispetto al terz’ultimo mese di servizio ma, comunque, non sarà avviato prima della metà dell’intero periodo di svolgimento del progetto.
Attraverso l’utilizzo di una piattaforma on line che prevede la presenza di almeno una figura di riferimento in qualità di tutor e la possibilità di partecipazione attiva da parte degli operatori volontari, il 50% delle ore previste dal percorso di tutoraggio potrà essere svolto in modalità a distanza (sempre e comunque sincrona). Se l’operatore volontario non dovesse disporre di adeguati strumenti per fruire del percorso in modalità on line, saranno le sedi di progetto e l’ente stesso a fornirli.
Articolazione oraria e fasi di realizzazione del periodo di tutoraggio
Saranno realizzati in totale 5 moduli basati su attività, laboratori, presentazioni e lavori sia di gruppo che individuali. In base ai gruppi, ai territori e ai periodi, si stabilirà di volta in volta quali moduli, sempre nel rispetto delle percentuali sopracitate, saranno realizzati in presenza e quali on line. Si cercherà di organizzare il percorso in appuntamenti con una distanza temporale di circa una settimana/dieci giorni l’uno dall’altro. Saranno concentrati sui contenuti relativi alle principali attività dettagliate nelle voci successive (“Attività obbligatorie” e “Attività opzionali”), come di seguito:
Per conoscere i nostri criteri di selezione, visita la sezione dedicata ai consigli sulle selezioni.
Guarda l’incontro dedicato a questo progetto
Copia (seleziona, click destro e “copia” se da pc; tieni premuto sul codice e poi “copia” se da telefono) questo codice: PTXSU0016522010422NMTX
Con il codice progetto copiato, segui la guida a questo link che abbiamo preparato per accompagnarti passo per passo. Se hai problemi, scrivici a info@scubo.it o chiamaci a 3703161539.
Per tutti i dettagli e prima del colloquio leggi il progetto completo.